Di cosa si tratta
È uno strumento conferito da parte di AGCM (Autorità garante della concorrenza e del mercato) alle imprese che ne fanno richiesta.
In cosa consiste
Rivolto alle imprese italiane è volto alla promozione e all’introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale, tramite l’assegnazione di un riconoscimento misurato in “stellette” e indicativo del rispetto di elevati standard di legalità.
Condizioni di accesso
Tutte le imprese, sia in forma individuale che societaria, che soddisfano i seguenti requisiti:
- Sede operativa in Italia;
- Fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio chiuso nell’anno precedente a quello della domanda;
- Iscrizione nel registro delle imprese da almeno due anni alla data della domanda;
- Rispetto di tutti i requisiti previsti dal Regolamento di riferimento;
Inoltre, il rating di legalità ha durata di due anni ed è rinnovabile su richiesta tramite presentazione della domanda a decorrere da sei mesi antecedenti la scadenza e non comporta alcun costo per le aziende che lo richiedono.
Benefici del rating di legalità
- Vantaggi in sede di concessione di finanziamenti pubblici;
- Agevolazioni per l’accesso al credito bancario;
- Maggiori opportunità di business;
- Maggiore trasparenza e visibilità sul mercato;
- Migliore immagine sul territorio di appartenenza anche grazie all’apposita sezione sul sito AGCM con i nomi delle imprese titolari di Rating.
Requisiti per il conferimento del punteggio positivo ai fini del rating
- Assenza di sentenze di condanna o di adozioni di misure cautelari in relazione al compimento degli illeciti di cui al D.lgs. 231/2001;
- Assenza di sentenze di condanna per i reati tributari di cui al D.lgs. 74/2020;
- Assenza, nel biennio precedente alla richiesta di rating, di provvedimenti di condanna nei propri confronti per gravi illeciti antitrust;
- Rispetto della legge sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
- Rispetto degli obblighi retributivi e assicurativi;
Ai sensi dell’art. 4, il possesso dei requisiti è attestato mediante autocertificazione del legale rappresentante dell’impresa. Trovano applicazione le norme che sanzionano, anche penalmente, le dichiarazioni false e mendaci. L’Autorità può compiere le verifiche necessarie anche richiedendo informazioni alle pubbliche amministrazioni sulla sussistenza dei requisiti dichiarati (art. 5).
Il possesso dei requisiti è anche verificato dall’Autorità mediante consultazione diretta della banca dati nazionale, della documentazione antimafia, così come la sussistenza di annotazioni è verificata dall’Anac mediante consultazione del Casellario informatico, istituito presso l’Osservatorio.
Tale punteggio potrà incrementarsi con l’attribuzione di un segno “+” laddove l’impresa soddisfi una serie di requisiti aggiuntivi previsti dal Regolamento:
- Adozione di una struttura organizzativa ai sensi del D.lgs. 231/2001;
- Adesione a protocolli o intese atte a prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata;
- Utilizzo di sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per somme di importi inferiori a quelli fissati dalla legge;
- Adozione di processi organizzativi finalizzati all’acquisizione di indici di sostenibilità;
- Essere iscritti alla lista di operatori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa;
- Aver aderito a codici etici di autoregolamentazione o aver previsto con i propri clienti clausole di mediazione per la risoluzione di controversie
- Aver adottato modelli organizzativi di prevenzione e contrasto della corruzione.
Il conseguimento di tre “+” comporta l’attribuzione di una stelletta aggiuntiva, fino a punteggio massimo di tre stellette.
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Modalità di richiesta
Le aziende interessate dovranno presentare la domanda utilizzando l’apposita piattaforma Web rating, https://www.agcm.it/servizi/webrating disponibile sul sito dell’AGCM.
L’Autorità, su proposta della direzione competente, delibera l’attribuzione del rating entro sessanta giorni dal ricevimento della richiesta. In caso di incompletezza dell’istanza presentata, l’Autorità ne informa l’impresa entro quindici giorni; in tal caso il termine inizia a decorrere dalla data di ricevimento della richiesta completa.
Successivamente, l’Autorità trasmette all’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), gli elementi e le informazioni utili per l’espletamento delle verifiche di competenza.
L’autorità può inoltre sottoporre ai Ministeri dell’Interno e della Giustizia richieste di informazioni e/o pareri su questioni di carattere generale e sui singoli aspetti attinenti alle domande ricevute.
L’Autorità, laddove intenda negare l’attribuzione del rating, comunica all’impresa i motivi ostativi all’accoglimento della domanda. Entro i successivi quindici giorni, l’impresa ha la facoltà di presentare per iscritto le proprie osservazioni.
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