L’AI Act (Regolamento UE 2024/1689) segna un punto di svolta nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale in Europa, introducendo un quadro normativo volto a garantire un utilizzo sicuro ed etico di questa tecnologia. In particolare, la sua applicazione si intreccia con il D.Lgs. 231/2001, offrendo alle aziende uno strumento efficace per prevenire il rischio di reato attraverso l’adozione di misure di compliance più stringenti. Scopriamo adesso l’impatto dell’AI Act sulla governance aziendale e sul Modello 231, evidenziando le implicazioni per le imprese.
Il Regolamento AI Act: Applicazione Graduale e Obblighi per le Aziende
Dal 2 febbraio 2025, alcune disposizioni dell’AI Act sono già entrate in vigore, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria del personale coinvolto nello sviluppo e utilizzo di sistemi di AI. Le aziende sono ora tenute a garantire un livello adeguato di alfabetizzazione in materia di AI, prevenendo così l’uso improprio della tecnologia e minimizzando i rischi di compliance.
Il regolamento introduce anche il divieto di alcune pratiche ritenute dannose per i diritti fondamentali dell’UE, come i sistemi di AI manipolativi, il riconoscimento biometrico per determinare convinzioni personali e i sistemi di scoring sociale. Questo approccio normativo mira a prevenire scenari di abuso tecnologico che potrebbero tradursi in violazioni sanzionabili anche in ambito 231.
L’Intersezione tra AI Act e Modello 231
Il D.Lgs. 231/2001 prevede la responsabilità amministrativa degli enti per alcuni reati commessi nel loro interesse o vantaggio. L’adozione di sistemi di AI senza adeguati controlli può esporre le aziende a rischi significativi, soprattutto in settori sensibili come la protezione dei dati e la cybersecurity. L’AI Act impone un approccio proattivo nella gestione del rischio, il che si traduce nella necessità per le imprese di aggiornare i propri Modelli 231, includendo:
- Valutazione dei rischi specifici legati all’AI: classificazione dei sistemi AI e individuazione delle possibili vulnerabilità.
- Adeguamento del Codice Etico: introduzione di principi chiari sull’uso responsabile dell’AI.
- Formazione e aggiornamento continuo: compliance con l’obbligo di alfabetizzazione in AI.
Come ti possiamo aiutare:
- Audit di conformità: analisi dell’utilizzo di AI e verifica del rispetto delle nuove normative.
- Aggiornamento dei Modelli 231 e Codice Etico: revisione delle policy aziendali per integrare le disposizioni dell’AI Act.
- Formazione del personale: corsi specifici per garantire la corretta gestione dei sistemi di AI.
L’AI Act non rappresenta solo una sfida normativa, ma un’opportunità per le aziende di dimostrare un impegno concreto nella gestione etica della tecnologia. L’integrazione della compliance AI nel Modello 231 rafforza la governance aziendale e riduce il rischio di sanzioni, contribuendo a una maggiore sostenibilità e affidabilità dell’impresa nel lungo termine. È il momento di agire: aggiornare i propri modelli organizzativi oggi significa garantire la conformità normativa e la competitività aziendale domani.