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Patente a punti per i cantieri temporanei

Dal 1° ottobre 2024 sarà obbligatoria una “patente a crediti” per imprese e lavoratori autonomi affinché possano lavorare nei cantieri temporanei o mobili unitamente al potenziamento del sistema sanzionatorio in relazione ai subappalti e alla somministrazione illecita e fraudolenta. Le nuove misure sono contenute all’interno del nuovo decreto PNNR 2024 (piano nazionale di ripresa e resilienza) approvato dal Consiglio dei ministri in data 26 febbraio (al momento rimane una bozza in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale).

Il PPNR prevede inoltre:

  • Prevenzione e contrasto del lavoro irregolare;
  • Rafforzamento dell’attività di accertamento delle violazioni contributive;
  • Potenziamento del personale ispettivo per i controlli sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • Estensione del regime di solidarietà nell’obbligazione retributiva e contributiva;
  • Verifica del costo della manodopera negli appalti pubblici e privati.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

  • La patente a punti rappresenta un meccanismo per incentivare e premiare le aziende che adottano misure di prevenzione e miglioramento della sicurezza sul lavoro.
  • Inizialmente, la patente ha un punteggio di 30 crediti.
  • Consente alle imprese e ai lavoratori autonomi di operare nei cantieri temporanei o mobili, con una dotazione pari o superiore a 15 crediti.
  • Questo punteggio è fondamentale per valutare l’idoneità dell’azienda a operare nel settore edilizio, attestando la sua serietà nell’adozione di politiche di sicurezza efficaci.
  • Le Amministrazioni pubbliche o giudicatrici considerano questo punteggio quando assegnano lavori, appalti o incarichi vari.

OBIETTIVO E FUNZIONAMENTO

  • L’obiettivo principale è promuovere una cultura della sicurezza rigorosa nel settore edilizio, riducendo al minimo il rischio di incidenti sul lavoro.
  • Il punteggio acquisito diventa un criterio di valutazione aggiuntivo per assegnare lavori o appalti.
  • Si affianca ai tradizionali parametri di selezione, come la competenza tecnica e l’offerta economica.
  • In caso di inadempienze, il credito può ridursi fino a una sottrazione di 20 punti in caso di infortunio mortale. In caso di incidente mortale in cantiere, la patente a punti non viene sospesa automaticamente. Tuttavia, l’autorità competente può avviare un’indagine per determinare le cause dell’incidente e valutare eventuali responsabilità.
  • Se l’operatore coinvolto nell’incidente aveva già accumulato una serie di infrazioni o aveva pochi punti rimanenti nella sua patente a punti, potrebbe essere soggetto a sanzioni aggiuntive o alla revoca temporanea o permanente della patente stessa.

Il meccanismo è simile alla patente stradale: in caso di incidente mortale vengono decurtati 20 crediti, si scende a 15 per inabilità permanente al lavoro, punteggio al di sotto del quale non è possibile lavorare. Lavorare senza patente o con un punteggio inferiore al minimo richiesto, comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa che va da 6 a 12000 euro.

In caso di inabilità temporanea assoluta che comporti l’astensione dal lavoro per più di quaranta giorni, saranno invece sottratti dieci crediti. Nei casi particolarmente gravi può scattare la sospensione della patente fino a un massimo di dodici mesi.

LE PRINCIPALI NOVITÀ

Patente a crediti

  • La patente a crediti, rilasciata in formato digitale dall’INL dopo l’iscrizione alla Camera di commercio, ha un punteggio iniziale di 30 crediti e ne servono almeno 15 per poter lavorare nei cantieri temporanei o mobili.
  • Sulla scia della patente stradale, in caso di incidente mortale vengono decurtati 20 crediti, si scende a 15 per inabilità permanente al lavoro. I crediti decurtati possono essere reintegrati attraverso la partecipazione a corsi, per un massimo di cinque crediti alla volta, fermo restando la possibilità di incrementare il punteggio in caso di comportamenti virtuosi.
  • Tali disposizioni non trovano applicazione per quelle imprese dotate di attestazione Soa (documento che attesta la presenza dei requisiti necessari in capo all’impresa per operare nel settore dei pubblici appalti).

Retribuzione

  • Nel caso di appalto di opere o servizi è obbligatorio corrispondere ai lavoratori un trattamento economico complessivo conforme a quanto previsto dal CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro) del settore edile. L’obiettivo è quello di evitare le esternalizzazioni di alcune attività per il solo scopo di abbattere il costo del lavoro.
  • Negli appalti, inoltre, il committente è obbligato in solido con l’appaltatore entro un anno dalla cessazione dell’appalto a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi e contributivi previdenziali dovuti, anche se si ricorre alla somministrazione di prestatori di lavoro nei casi di appalto e di distacco.

Sanzioni amministrative

  • In caso di omissione contributiva scatta una maggiorazione di 5,5 punti (la sanzione non può comunque superare il 40% dell’importo dei contributi dovuti).
  • In caso di evasione contributiva la sanzione civile è pari al 30% dell’importo dei contributi addebitati.
  • I benefici normativi e contributivi previsti in materia di lavoro sono subordinati al possesso del Durc (documento unico di regolarità continuativa), ma anche all’assenza di violazioni su salute e sicurezza.

Conclusioni

In sintesi, la patente a punti punta a migliorare le condizioni di lavoro nel settore edilizio, garantendo la protezione degli operatori e del pubblico.

È importante gestire responsabilmente i luoghi di lavoro e i cantieri per evitare pesanti sanzioni.